La voltura gas è il cambio di intestazione di un contratto di fornitura del gas da un utente a un altro, mantenendo però attivo il servizio. Quando entri in una nuova casa dove il gas è già attivo, ma il contratto è intestato a chi abitava prima, devi fare la voltura per cambiare il nome dell’intestatario del contratto. Questo passaggio è importante perché ti permette di evitare che le bollette arrivino a nome di chi viveva lì prima di te e ti permette anche di avere un contratto a tuo nome con tutte le responsabilità che ne derivano.
La voltura non è da confondere con il subentro. Il subentro si fa quando il contatore del gas è chiuso e il servizio interrotto. In quel caso, bisogna riattivare il contatore e stipulare un nuovo contratto. Con la voltura gas, invece, il servizio resta attivo e si cambia solo il nome dell’intestatario.
Quanto costa la voltura del gas?
Il prezzo può variare a seconda del fornitore con cui hai il contratto. In generale, però, i costi della voltura gas si dividono in due categorie: costi fissi e costi amministrativi.
- Costi fissi: Questi costi sono stabiliti dall’Autorità per l’Energia (ARERA) e sono uguali per tutti. Solitamente, il costo fisso si aggira intorno ai 30-50 euro, che coprono la gestione amministrativa del cambio di intestatario.
- Costi amministrativi: Alcuni fornitori possono aggiungere dei costi extra, detti anche “oneri di gestione”, che possono variare dai 20 ai 60 euro, a seconda delle condizioni del contratto e del fornitore stesso.
In sintesi, l’utenza del precedente intestatario può essere attiva in Maggiore Tutela o nel Mercato Libero.
Nel servizio di Maggiore Tutela il prezzo del gas è regolato dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), che aggiorna i prezzi trimestralmente in base all’andamento del mercato internazionale. Questo significa che i costi sono soggetti a variazioni, ma offrono una certa stabilità e trasparenza, poiché vengono controllati da un’autorità pubblica.
Nel Mercato Libero, invece, i fornitori possono stabilire i prezzi in modo autonomo, offrendo diverse tariffe e promozioni. Questo può risultare vantaggioso per chi cerca offerte più personalizzate o sconti, ma i costi possono variare in base al contratto sottoscritto e alle condizioni specifiche.
Come fare la voltura gas: i passaggi principali
- Contatta il fornitore: La prima cosa da fare è chiamare il fornitore di gas con cui la casa è attualmente in contratto. Puoi farlo tramite il servizio clienti telefonico, via email o tramite il sito web del fornitore.
- Raccogliere i documenti necessari: Il fornitore ti chiederà di fornire alcuni documenti per avviare la procedura di voltura. Solitamente, i documenti richiesti includono:
- I tuoi dati personali (nome, cognome, codice fiscale);
- Il codice PDR (Punto di Riconsegna), che trovi sulla bolletta del gas e che identifica il contatore;
- Il numero cliente, anch’esso riportato in bolletta;
- Una copia del contratto di affitto o del rogito notarile (se hai acquistato la casa).
- Firma e invia la richiesta: Una volta che hai inviato tutti i documenti, il fornitore ti invierà un modulo da firmare per completare la richiesta di voltura gas. Dopo aver firmato, invia tutto al fornitore (puoi farlo via email o tramite posta ordinaria, a seconda delle modalità previste dal fornitore).
- Attendere la conferma: Di solito, la procedura di voltura gas richiede pochi giorni lavorativi, circa 5-7 giorni. Durante questo periodo, il fornitore esamina la tua richiesta e ti invia la conferma dell’avvenuta voltura.
Cosa succede dopo la voltura gas?
Una volta completata la voltura gas, riceverai una nuova bolletta intestata a tuo nome, con i consumi e i costi relativi al tuo utilizzo. La fornitura del gas non verrà interrotta in nessun momento.
È importante tenere d’occhio la prima bolletta dopo la voltura, perché potrebbe includere eventuali costi di voltura. Se noti qualche anomalia o un costo inaspettato, è sempre meglio contattare il servizio clienti per chiedere spiegazioni.
Perché è importante fare la voltura gas?
Non fare la voltura gas può portare a diversi problemi. Innanzitutto, le bollette continueranno ad arrivare a nome dell’intestatario precedente e potresti trovarti a pagare per consumi che non hai effettuato tu. Inoltre, se il contratto è a nome di un’altra persona, non avrai il controllo su eventuali modifiche al contratto, come cambi di tariffa o offerte migliori. Con la voltura gas, invece, hai la garanzia di avere tutto sotto controllo e puoi gestire il contratto in base alle tue esigenze.
In conclusione, la voltura gas è un passaggio fondamentale quando cambi casa e vuoi continuare ad usufruire della fornitura senza interruzioni. Anche se ha un costo, si tratta di un processo semplice che ti permette di evitare grattacapi futuri.
Cosa sono i PDR:
Il PDR (Punto di Riconsegna) è un codice identificativo unico legato al contatore del gas di ogni abitazione. Questo codice serve a distinguere la tua fornitura di gas da tutte le altre in Italia. Il PDR non cambia mai, nemmeno se cambi fornitore di gas o intestatario del contratto.
Il codice PDR è composto da 14 cifre e lo trovi sempre scritto sulle tue bollette del gas. È molto importante perché ti verrà richiesto per operazioni come la voltura, il subentro o il cambio fornitore.
In sintesi, il PDR è come la “targa” del tuo contatore del gas: identifica la tua fornitura in modo univoco e preciso, garantendo che il gas arrivi correttamente a casa tua.
Voltura gas per decesso intestatario
La voltura gas per decesso dell’intestatario è una procedura simile alla normale voltura, ma viene avviata quando l’intestatario del contratto di fornitura del gas è deceduto.
Passaggi per la voltura gas in caso di decesso
- Contattare il fornitore di gas: Il primo passo è informare il fornitore del decesso e richiedere la voltura. Può essere fatto tramite il servizio clienti, via telefono, email o attraverso il sito web del fornitore.
- Documenti necessari: Per avviare la voltura in caso di decesso, è necessario fornire alcuni documenti aggiuntivi rispetto alla voltura standard. Di solito, i documenti richiesti sono:
- Certificato di morte dell’intestatario deceduto;
- Documento di identità del nuovo intestatario (erede o nuovo residente);
- Codice fiscale del nuovo intestatario;
- Codice PDR (Punto di Riconsegna) presente sulla bolletta del gas;
- Eventuali atti legali che dimostrino il legame tra l’erede e il defunto, come un certificato di successione o un atto di proprietà della casa.
- Firma del modulo di voltura: Una volta forniti i documenti, il fornitore invierà un modulo di voltura che il nuovo intestatario dovrà firmare. Questo modulo serve a formalizzare il cambio di intestazione del contratto.
- Tempi di elaborazione: Come per la voltura standard, i tempi per la voltura gas per decesso dell’intestatario possono variare tra i 5 e i 7 giorni lavorativi.
Costi della voltura gas per decesso
Un aspetto importante da considerare è che molti fornitori non addebitano costi per la voltura gas in caso di decesso dell’intestatario, trattandosi di una situazione particolare. Tuttavia, alcune spese amministrative potrebbero comunque essere applicate, a seconda delle politiche del singolo fornitore. È sempre consigliato chiedere direttamente al servizio clienti del fornitore per conoscere eventuali costi associati.